È stato pubblicato sul sito dell’Associazione il rapporto dell’ Indagine su qualità, trasparenza e correttezza dei comportamenti dei debitori nelle transazioni commerciali – primo semestre 2020.
Fra i principali risultati dell’indagine:
- L’analisi dei tempi medi di pagamento stimati sui dati del mercato del factoring del primo semestre 2020 mostra nel periodo una sostanziale tenuta dei giorni medi di incasso (94) nonostante le difficoltà dovute alla pandemia COVID-19
- Rispetto al primo trimestre, il DSO delle pubbliche amministrazioni è migliorato sensibilmente a 145 gg (-38), mentre è cresciuto il DSO dei crediti verso privati, pari a 88 gg (+5)
- Dal punto di vista qualitativo, emerge un giudizio ancora non positivo da parte degli operatori del factoring in merito alla trasparenza, alla correttezza e più in generale alla qualità delle relazioni di credito mercantile, con un giudizio medio complessivo che si assesta a 45 su una scala da 0 a 100
- Nell’ambito delle transazioni B2B, ad una buona trasparenza generale nei rapporti si accompagnano frequenti ritardi immotivati e contestazioni tardive
- Nell’ambito delle transazioni B2PA, il giudizio è tendenzialmente negativo su quasi tutti i profili esaminati. Si evidenziano in particolare le lungaggini dei procedimenti di verifica della conformità della merce e l’assenza di comunicazione con i creditori in merito ai ritardi e alle relative motivazioni.
- In generale, i debitori ceduti non appaiono adeguatamente consapevoli delle conseguenze dei ritardi di pagamento nella prospettiva della nuova definizione di default e non si percepiscono modifiche nei comportamenti, nell’ambito della quale pare invece indispensabile un salto di qualità nella trasparenza della comunicazione fra il debitore e il creditore, al fine di evitare la segnalazione a default di un numero molto elevato di debitori.