Assifact conduce periodicamente un’indagine relativa alla domanda dei servizi di factoring.
Nel corso del 2022 tale indagine, svolta in collaborazione con KPMG, è giunta alla sua terza edizione, dopo quelle del 1997 e del 2009 (realizzate rispettivamente in collaborazione con un gruppo di docenti universitari, la prima, e con la Divisione Ricerche “Claudio Dematté” della SDA Bocconi School of Management, la seconda).
Le indagini hanno coinvolto un significativo campione di imprese sull’intero territorio nazionale, diversificato per settore e dimensioni, di cui sono state rilevate le opinioni sui seguenti profili:
- Esigenze e fabbisogni di supporto al capitale circolante
- Percezioni delle imprese riguardo all’utilità e alle caratteristiche del factoring
- Relazioni impresa-società di factoring e modalità di utilizzo dello strumento
- Grado di soddisfazione e principali elementi di soddisfazione e insoddisfazione
- Le funzioni del factoring dal punto di vista finanziario
- Effetti percepiti sugli equilibri gestionali dall’utilizzo del factoring
Alcuni di tali profili risultano direttamente comparabili paragonando i risultati delle tre edizioni, consentendo così un prezioso raffronto sull’evoluzione della percezione del factoring da parte delle imprese su un arco temporale di circa 25 anni.
A questo riguardo, si evidenzia in particolare:
- è cresciuta nel tempo la consapevolezza delle imprese del proprio ruolo all’interno della filiera e di come il factoring rappresenti uno strumento fondamentale per instaurare e mantenere le relazioni con tutti gli attori, prima ancora che una forma di finanziamento della propria clientela;
- il factoring rappresenta in primo luogo una forma di finanziamento complementare al credito bancario e un modo per ottimizzare il capitale circolante attraverso l’eliminazione dei crediti dal bilancio, nonché una forma di garanzia del buon fine dei crediti commerciali;
- il grado di soddisfazione nell’uso del factoring appare particolarmente elevato e in miglioramento. La quota di imprese che lo giudicano ottimo passa dal 7% del 1997 al 54,7% del 2022, anche in relazione al gradimento manifestato rispetto al livello di automazione del servizio. Tra i vari elementi che qualificano la customer satisfaction risulta costantemente al primo posto la velocità e la reattività nell’erogazione dei fondi. In secondo luogo, le imprese apprezzano la possibilità di assicurare il buon fine dei crediti ceduti e la capacità del factor di gestire i crediti commerciali con professionalità;
- dal punto di vista finanziario si rileva l’evoluzione della funzione del factoring, sempre più visto come uno strumento per ottimizzare la gestione dei flussi, capace di rispondere sistematicamente alle esigenze di sostegno al circolante, e/o idoneo a coprire le uscite correnti e il rimborso dei debiti a breve;
- dal punto di vista gestionale, il ricorso al factoring ha portato effetti positivi sulla copertura dalle perdite su insoluti nonché sulla regolarità e tempestività negli incassi.
Il Factoring per la piccola e media Impresa
Assifact ha pubblicato un approfondimento dei dati raccolti tramite l’indagine destinato alle piccole e medie imprese e finalizzato ad aumentare, presso queste ultime, la conoscenza del factoring e la consapevolezza dei suoi benefici in termini di gestione e finanziamento del capitale circolante e di protezione degli insoluti commerciali. Anche attraverso l’esperienza d’uso delle PMI che hanno partecipato alla survey, emerge che:
- in termini di user experience e customer satisfaction, la quota delle piccole e medie imprese che valuta positivamente l’esperienza di utilizzo del factoring risulta pari al 95%;
- l’elemento di maggiore soddisfazione per le PMI nel ricorso al factoring è la velocità e sicurezza nei tempi di erogazione dei fondi da parte del factor;
- le piccole e medie imprese percepiscono con maggiore evidenza, rispetto alle imprese corporate, i benefici della gestione del factor in termini di contenimento degli insoluti e regolarità e tempestività dei pagamenti (il 64% delle PMI dichiara di aver ridotto l’attività interna di gestione dei crediti commerciali);
- dal punto di vista finanziario, le funzioni principali del factoring per le piccole e medie imprese sono quella di risolvere esigenze di fondi di natura strutturale e persistente e quella di ottimizzare la programmazione degli incassi (oltre il 90% delle PMI utilizza i fondi derivanti dall’operatività di factoring per rimborsare debiti finanziari e commerciali e per uscite correnti);
- gli sviluppi tecnologici nel settore del factoring hanno favorito un migliore e più semplice accesso ai servizi di factoring da parte della clientela, in particolare proprio quella di dimensione medio-piccola, mentre la digitalizzazione dei processi operativi, attraverso l’utilizzo sempre più diffuso di piattaforme, ha permesso di ridurre i costi accessori del servizio.