Il turnover factoring al 31 dicembre 2023 risulta concentrato in alcuni settori, e precisamente:
- le controparti finanziarie e assicurative con il 19,5% del totale
- il commercio all’ingrosso con l’11,8%
- i fornitori di energia con l’8,5%.
Seguono le filiere alimentari, della produzione di autoveicoli, e quelle dei trasporti, edilizie, petrolifere e metallurgiche.
In generale, la distribuzione del turnover e del numero di cedenti attivi per codice Ateco appare eterogenea per i diversi settori economici e in sostanziale continuità rispetto all’anno precedente.
Con riferimento ai cedenti attivi, i comparti che registrano il maggior numero di clienti nel 2023 sono quelli dell’edilizia e del commercio all’ingrosso, con circa il 27% complessivo del totale.
Nell’ambito delle PMI alcuni settori, come quelli del commercio all’ingrosso, delle costruzioni, della fornitura di acqua e gestione dei rifiuti e controparti finanziarie e assicurative, hanno incrementato notevolmente il ricorso al factoring.
Questo è quanto emerge dal rapporto annuale “Factoring e settori d’attività economica in Italia nel 2023” recentemente pubblicato dal Servizio Studi e Statistiche di Assifact.
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