Shaping 2025: opportunità, rischi e ruolo del factoring nel nuovo anno

Traendo spunto dai contenuti dell’Osservatorio sul mercato del factoring, questo numero di Fact&News intende mettere a disposizione del lettore alcune importanti chiavi di lettura per analizzare e comprendere le evoluzioni del contesto economico e normativo che più incidono sul settore e, come facevano gli aruspici dei tempi antichi, interpretare questi “segni” per predire il futuro prossimo del factoring

Senza prenderci troppo sul serio, e lasciando agli arcaici sacerdoti l’esclusiva delle arti ancestrali più cruente, in questa edizione vengono ripresi e approfonditi ulteriormente i numerosi spunti di riflessione lasciatici dall’evento di quest’anno dell’Osservatorio, intitolato “Shaping 2025: il factoring protagonista in un mondo che accelera il cambiamento”.
I dati raccolti da Assifact e inclusi nel rapporto ForeFact evidenziano come nel 2024 la crescita dell’economia globale si sia mostrata resiliente, ma con andamenti disomogenei: l’Europa ha registrato una crescita più debole e, in Italia, il PIL è aumentato modestamente, penalizzato dal calo della produzione industriale e dalla diminuzione della fiducia delle imprese.

Il tema della produzione industriale è particolarmente importante per il settore del factoring: in questo numero di Fact&News, il prof. Roberto Ruozi ricorda, con l’esempio della manifattura lombarda, che la correlazione tra l’andamento dell’industria manifatturiera e il factoring è particolarmente stretta e come il factoring possa essere al centro di un nuovo approccio alla finanza da parte delle imprese.

Le imprese italiane sono riuscite nel 2024 a non ricorrere al credito bancario, autofinanziandosi, sia perché hanno generato cassa a sufficienza tramite la gestione operativa sia perché hanno diminuito gli investimenti.
In questo contesto, tuttavia il factoring ha mostrato una notevole capacità di adattamento, allineando la sua crescita agli andamenti macroeconomici e mostrando un andamento comunque positivo: nel suo articolo, Pietro Bartolini (Assifact) evidenzia come il volume d’affari cumulativo del mercato del factoring nei primi 9 mesi dell’anno in corso risulti in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente del +1,48% mentre gli anticipi e corrispettivi erogati in essere risultino sostanzialmente stabili.

Un trend che ci si aspetta possa continuare anche nel quarto trimestre dell’anno e nel 2025: il pezzo intitolato “Il factoring guarda con fiducia al 2025”, a firma del sottoscritto, riporta i principali risultati dell’indagine ForeFact svolta presso gli Associati e le proiezioni e le stime per il prossimo anno, che puntano ad uno sviluppo nuovamente positivo, seppur contenuto, dell’attività di factoring.

I relatori dell’Osservatorio hanno sottolineato l’importanza di proseguire lungo il cammino dell’innovazione tecnologica e sfruttare la capacità di adattamento del factoring per crescere anche nel 2025, senza però trascurare i rischi legati alla frammentazione dell’economia globale e ai profili normativi, in particolare legati agli sviluppi del processo normativo per il cd. Late Payment Regulation.
Alcuni di questi aspetti sono oggetto interessanti approfondimenti tematici in questo numero di F&N.

Nel suo articolo, Mark Barlow (Sefin S.p.A.) sottolinea la crescente dipendenza dalle tecnologie digitali comporti un’esposizione maggiore ai rischi informatici per tutte le organizzazioni e l’importanza di prepararsi alla resilienza digitale, come richiesto dalla regolamentazione europea con l’introduzione di NIS2 e DORA.

L’avv. Andrea Nardelli (Lexant) evidenzia che, ancora oggi e nonostante una giurisprudenza ormai consolidata, alcuni degli strumenti principali a contrasto dei ritardi di pagamento scontano resistenze interpretative in taluni Tribunali, confermando come, sul tema, si sia ancora ben lontani dagli automatismi ricercati dalla Commissione nel LPR.

L’Osservatorio sul mercato del factoring lascia quindi un invito al settore del factoring a guardare avanti con fiducia, non smettere di innovare e sfruttare tutte le peculiari (e vincenti!) caratteristiche del prodotto per essere davvero protagonisti del 2025.