Il Supply Chain Finance non si ferma durante la crisi, ma accelera!

Il mercato del factoring ha registrato nel 2020 un turnover cumulativo di circa 228 miliardi di euro. Crescono le operazioni di Supply Chain Finance che raggiungono i 22,3 miliardi (+20,78%) e prosegue il trend di forte crescita anche a inizio 2021.

  • I volumi del mercato factoring nel 2020 chiudono a 228 miliardi di euro circa.
  • La variazione negativa rispetto al 2019 è coerente con il calo del fatturato delle imprese causato dalla pandemia.
  • Il turnover è costituito in prevalenza da pro soluto con circa l’80% del totale.
  • Gli effetti della crisi impattano ancora sul mercato, che presenta un andamento con segno negativo per gli indicatori principali di mercato a inizio 2021.
  • A fine febbraio chiusura ancora negativa (-8,72%), ma il trend presenta primi segnali di ripresa.

Focus Supply Chain Finance

Nell’anno 2020 le operazioni di Supply Chain Finance tra gli associati sono cresciute e si registra un incremento del +20,78% rispetto a fine 2019, in controtendenza rispetto ai dati principali di mercato.

Il processo del reverse parte dal debitore, capo-filiera solitamente di elevato standing, che stipula un accordo di convenzione con il factor mettendo a disposizione dei suoi numerosi fornitori la possibilità di cedere i loro crediti, richiedendo l’anticipazione dopo il riconoscimento dei crediti da parte dell’azienda capo-filiera.

Grazie all’accordo di reverse factoring, l’azienda convenzionata (Buyer) fidelizza la propria filiera produttiva con un focus particolare verso i propri fornitori strategici, ne stabilizza i flussi di cassa e infine può effettuare la dilazione del proprio indebitamento commerciale.
Al tempo stesso i fornitori hanno la possibilità di avere un accesso più semplice e agevolato al credito, grazie al merito creditizio del Buyer, e una migliore gestione del circolante con l’opportunità di poterlo reinvestire per incrementare il livello qualitativo della propria produzione a vantaggio del Buyer stesso.

I dati di mercato di inizio 2021 ci confermano l’importanza del Supply Chain Finance, quale strumento decisivo e di forte resilienza per il sistema delle imprese italiane in un momento di grande crisi di liquidità e di estrema fragilità delle filiere industriali. A fine febbraio il Reverse tocca i 3,17 miliardi, che equivale al 10% del totale dei volumi del mercato del factoring.

In questo contesto, si sta inoltre facendo strada una formula innovativa nell’offerta degli operatori del settore che è il Confirming.

Tale soluzione, abilitata tipicamente da una piattaforma digitale, consiste nell’emissione da parte del buyer di mandati di pagamento al factor, il quale provvederà, a scadenza, ad effettuare i pagamenti delle fatture passive dei suoi clienti. A questo si aggiunge, per i fornitori, la possibilità di richiedere al factor, sempre tramite la piattaforma, l’anticipazione del pagamento delle fatture segnalate, cedendo il credito a quest’ultimo. Nel 2020 sono stati emessi dalle imprese mandati di pagamento per circa 1,9 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi sono stati oggetto di cessione ed anticipazione del credito da parte dei fornitori. A fine 2020 i programmi di confirming hanno riguardato ben 370 imprese leader di filiera e i relativi fornitori. Ad inizio 2021 si registra una forte crescita e introduzione di tale operatività tra gli associati con una variazione in termini di turnover del +74,4% rispetto allo scorso anno.

Per ulteriori informazioni e dettagli di mercato si rimanda all’Osservatorio del credito commerciale e factoring, CrediFact.  Clicca qui per saperne di più

 

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