Il factoring reagisce con vigore, accompagnando la crescita dell’economia
Nel factoring continuano a crescere il turnover e le anticipazioni e i corrispettivi pagati per gli acquisti di credito a dimostrazione della capacità del settore nell’accompagnare la crescita dell’economia reale. La sfida per il futuro riguarderà in particolare la sostenibilità e la capacità del nostro settore di supportare le imprese nel processo di transizione. L’efficacia del factoring sugli equilibri finanziari delle imprese consentirà di valorizzare pienamente le risorse e le opportunità offerte dal PNRR
Nel 2020 la pandemia aveva provocato uno shock sul mercato mondiale, generando una riduzione del PIL di oltre il 3%.
Nel 2021 il Pil mondiale ha peraltro segnato un forte recupero, con una crescita del 6,1% frutto del 5,2% registrato nei Paesi avanzati e del 6,8% nei Paesi emergenti e in via di sviluppo.
Anche il PIL dell’area dell’euro ha visto un deciso recupero con un aumento del 5,4% soprattutto grazie all’ultimo trimestre nel quale si è collocato poco al di sopra del livello pre-pandemico.
In Italia il PIL è cresciuto del 6,6%, con un parziale recupero sulla forte contrazione dell’anno precedente (-8,9%).
Il conflitto tra Ucraina e Russia, sfociato in avvio del 2022 in una escalation militare, ha ridotto peraltro le aspettative di crescita, con una stima per l’anno in corso del 3,6% a livello mondiale, del 2,8% per l’area euro e del .2,3% per l’Italia.
La produzione industriale in Italia, calata nel 2020 del 10,9%, è ritornata a crescere nel 2021 ad un tasso del +12,1%. grazie soprattutto al recupero della domanda nazionale, nonostante le difficoltà di approvvigionamento di materie prime e prodotti intermedi ed i rincari delle forniture energetiche.
La dinamica dei prestiti erogati alle imprese si è nettamente ridimensionata dall’8,4% del 2020 all’1,7% del 2021, principalmente per la minore domanda di credito connessa con l’abbondante liquidità accumulata nell’ultimo biennio, grazie al supporto delle moratorie e all’erogazione di nuovi finanziamenti con garanzie pubbliche.
Di contro, nel factoring continuano a crescere le anticipazioni ed i corrispettivi pagati per gli acquisti di credito a titolo definitivo a dimostrazione della capacità del settore nell’accompagnare la crescita dell’economia reale: a livello mondiale, europeo e nazionale le variazioni positive rispetto all’anno precedente sono state rispettivamente del 13,5%, 14,8% e 10%.
Nel 2021 il turnover cumulativo a livello mondiale ha raggiunto i 3.094 miliardi di euro di cui oltre i 2/3 realizzati nel mercato europeo, il più importante con un volume di oltre 2.118 miliardi di euro. In quasi tutti i Paese europei si sono registrati andamenti assai positivi: la Francia, con una crescita del 13%, mantiene la leadership, la Germania è cresciuta del 12,5%, l’Italia del 10,9% ma Regno Unito e Belgio segnano aumenti più consistenti, rispettivamente del +20,4% e del +21,6%. Anche la Spagna registra una variazione positiva (+9,4%) ma più contenuta rispetto alla media europea (+14,8%).
L’importanza del factoring nel supporto all’economia reale è avvalorata dall’incidenza dei volumi sul PIL: nel 2021 il turnover europeo rappresenta più dell’11% del PIL europeo ma in l’Italia l’incidenza è maggiore, raggiungendo oltre il 14% del PIL nazionale.
Con i suoi 250,6 miliardi di euro, il mercato italiano detiene una quota dell’8,4% circa del mercato mondiale e del 12,7% del mercato europeo. La crescita del volume dei crediti smobilizzati nell’anno è stata accompagnata dall’aumento degli anticipi e dei corrispettivi pagati, del 2% rispetto all’anno precedente, per un ammontare a fine anno di 51 miliardi di euro. Le operazioni riconducibili alla Supply Chain Finance (reverse factoring e confirming) hanno raggiunto nel 2021 il 10% circa dei volumi totali, mantenendo tassi di sviluppo elevati per il crescente interesse della clientela all’adozione degli strumenti tecnologici che le abilitano.
Nonostante lo scoppio del conflitto bellico tra Ucraina e Russia con i conseguenti impatti sull’economia per i rischi di stagflazione (riduzione stimata del PIL, forte aumento dell’inflazione trainata dall’innalzamento dei prezzi energetici e dalla tensione sui prezzi delle materie prime), a inizio 2022 il turnover ha raggiunto e superato i livelli pre-pandemici. Il mese di aprile 2022 si è chiuso con 83,72 mld € di turnover (+13,45%), 59,42 mld € di outstanding (+13,60%) e 44,75 mld € di anticipi (+12,64%) ma i dati preliminari di maggio sono ancora migliori con un turnover in crescita del 15,39% sul corrispondente periodo del 2020.
Sono oltre 31 mila le imprese che si sono rivolte al factoring nel 2021 per la gestione del proprio capitale circolante: 64% sono PMI; 29,44% sono operanti nel settore manifatturiero.
La qualità del credito, da sempre elemento distintivo dell’attività di factoring, si mantiene elevata nonostante l’applicazione dal 1° gennaio 2021 della nuova definizione di default EBA, che ora include le fatture scadute da oltre 90 gg.
Le esposizioni deteriorate lorde al 31 dicembre 2021 risultano pari al 4,17% rispetto al totale delle esposizioni lorde, stabili rispetto alla fine del 2020. L’incidenza delle sofferenze, pari all’1,9% sul totale delle esposizioni per factoring, è tra le più contenute degli ultimi anni.
Assifact rappresenta quasi totalmente il mercato del factoring in Italia, annoverando oggi complessivamente 44 Associati, di cui 31 banche, intermediari finanziari e società captive con la qualifica di Associati ordinari e corrispondenti, e di 13 società di servizi e studi professionali con la qualifica di Associati sostenitori.
L’associazione continua a portare avanti con sempre maggiore intensità le attività di rappresentanza degli interessi della categoria nei confronti dei Regulators, delle Autorità di Vigilanza e in generale dei Pubblici Poteri e del mercato di riferimento. Fornisce agli associati assistenza sulle varie tematiche normative, gestione di servizi in comune e studi e analisi delle problematiche del factoring.
Tra gli obiettivi prioritari vi è anche quello della diffusione della conoscenza e di una migliore comprensione del factoring presso i clienti attuali e potenziali e nel Paese in generale. In questo ambito sono state avviate due iniziative importanti: l’indagine sulla domanda di factoring e invoice fintech, per acquisire il punto di vista delle imprese clienti in merito alle esigenze di gestione del capitale circolante e il loro parere sulle soluzioni, e le video pillole sul factoring, una serie di brevi video per spiegare, attraverso la voce dei suoi protagonisti, le caratteristiche principali del factoring e i vantaggi per le imprese nel ricorso al factoring.
L’azione dell’Associazione, concreta e costante, è volta sia ad assicurare il monitoraggio dei principali cambiamenti normativi e di mercato, formulando pareri, proposte ed emendamenti alle normative in emanazione e sviluppando un’analisi delle conseguenti implicazioni sia a potenziare e rinnovare l’azione di comunicazione per una maggiore e più approfondita divulgazione della conoscenza del factoring, anche attraverso un’intensa attività formativa.
La partecipazione di Assifact all’EU Federation for the Factoring and Commercial Finance Industry, che si relaziona direttamente con BCE, EBA e altri organismi sovranazionali, assicura adeguata rappresentanza sul piano internazionale, rappresentanza rafforzata dalla recente nomina del Presidente dell’Associazione Fausto Galmarini a Presidente della Federazione e dalla Presidenza del Prudential Risk Committee assegnata a Diego Tavecchia, responsabile nella nostra associazione del Servizio Studi, delle Commissioni tecniche e degli Affari internazionali. Le Commissioni Tecniche hanno svolto intensi programmi di attività, nell’ambito dei gruppi di lavoro, con risultati sempre apprezzati dagli Associati.
Nel corso dell’anno sono stati sviluppati numerosi progetti in collaborazione con importanti società di consulenza per fornire agli Associati nuovi spunti di riflessione e ulteriori approfondimenti su tematiche di rilievo per il settore. In particolare, si ricordano l’Osservatorio sulle frodi nel factoring, lo studio “ESG per il factoring, la sfida della sostenibilità e le opportunità di creazione di valore per la filiera del factoring”, lo studio delle “Linee Guida sulla concessione e sul monitoraggio del credito”.
La sfida per il futuro riguarderà in particolare la sostenibilità e la capacità del nostro settore di supportare le imprese nel processo di transizione verso un modello di business più virtuoso, attento ai profili ambientali, sociali e di governance.
Al fine di valorizzare il senso di responsabilità sociale e ambientale del settore, l’Associazione ha avviato specifici progetti, affiancati a un percorso interno di transizione sostenibile, orientati alla integrazione dei fattori ESG nel business del factoring.
L’Associazione auspica una adeguata attenzione da parte del legislatore ai fini di una semplificazione delle procedure relative alla cessione del credito, ora possibile in relazione all’introduzione delle piattaforme digitali ed al Sistema di Interscambio SDI, nonché della rimozione degli ostacoli e dei vincoli alla cessione e all’incasso dei crediti.
L’efficacia del factoring sugli equilibri finanziari delle imprese, grazie alla gestione ottimale del capitale circolante, consentirà di valorizzare pienamente le risorse e le opportunità offerte dal PNRR, fornendo un sostegno concreto alla crescita dell’economia reale. In quest’ambito è stato avviato uno specifico studio sulle opportunità del factoring per il PNRR e sulle proposte di messa a terra da condividere con le competenti istituzioni.
Il video integrale dell’assemblea annuale Assifact che si è tenuta il 29 giugno 2022 presso la sede di Assolombarda, la presentazione del Presidente Galmarini, la relazione annuale Assifact 2021/2022 e i documenti di supporto degli altri interventi sono disponibili sul sito associativo al seguente link: