Il factoring nel 2024: supporto alle imprese e resilienza

Il mercato del factoring italiano, secondo i dati preliminari, al 31 dicembre 2024 registra una crescita dell’1% rispetto allo scorso anno, al netto degli acquisti dei crediti fiscali derivanti da bonus edilizi. In ripresa anche lo stock degli anticipi e corrispettivi erogati che segna un +1,77% nel confronto con lo stesso periodo del 2023.

L’Osservatorio credito commerciale e factoring (Credifact), ha pubblicato i dati preliminari del mercato italiano del factoring al 31 dicembre 2024.

Nel 2024, il mercato del factoring italiano si conferma un pilastro fondamentale per il supporto finanziario alle imprese, dimostrando una notevole resilienza in un contesto economico e normativo complesso.

Il mercato al termine del 2024 ha registrato un turnover cumulativo di circa 289 miliardi di euro, sostanzialmente sugli stessi livelli della chiusura dello scorso anno (-0,4% var. a/a) ma, sterilizzando la componente di acquisti di crediti fiscali derivanti da bonus edilizi, operatività ormai esaurita a causa di decreti legislativi nel corso del 2024 che hanno di fatto bloccato la cessione per le imprese a banche o intermediari finanziari, risulta in effetti in crescita dell’1%.

Fonte: Statistiche mensili Assifact, Indicatori preliminari di sintesi del mercato del factoring al 31 dicembre 2024
Fonte: Statistiche mensili Assifact, Indicatori preliminari di sintesi del mercato del factoring al 31 dicembre 2024

Lo stock dei crediti in essere ammonta, al 31 dicembre 2024, a 70,66 miliardi di euro, in aumento dello 0,52% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Un’ulteriore notizia positiva giunge dallo stock degli anticipi e corrispettivi erogati che risulta attestarsi a quota 59,15 miliardi di euro, con un incremento dell’1,77% rispetto al 31 dicembre 2023, che, confrontato con l’ultimo dato disponibile aggiornato a novembre 2024 del sistema bancario in relazione ai prestiti a breve termine alle imprese, pari a -1,47%, dimostra come il factoring sia una soluzione più resiliente e maggiormente utilizzata dalle imprese nel supportare la gestione del capitale circolante rispetto ad altri prodotti finanziari a breve termine.

Fonte: elaborazione dati statistiche mensili Assifact

La quota percentuale di anticipazioni rispetto alle consistenze in essere (outstanding) al 31 dicembre 2024, raggiunge quasi l’84%, e si può notare un netto incremento della richiesta di erogazioni da parte delle imprese, che supera anche la quota percentuale di dicembre 2023, segnale di un aumento della necessità, da parte delle imprese, di flussi di cassa in entrata aggiuntivi per far fronte alle numerose spese correnti concentrate nell’ultimo mese dell’anno, come ad esempio il pagamento di stipendi e tredicesime.

Fonte: elaborazione dati statistiche mensili Assifact

Nel 2024 le operazioni in pro soluto mostrano un consolidamento e si confermano preponderanti nel mercato del factoring italiano con una quota pari a circa l’81%, rispetto ad una quota pro solvendo pari al restante 19%. Il trend del turnover pro soluto ha evidenziato una crescita soprattutto nel corso della prima metà del 2024, rispetto alla seconda metà dell’anno dove ha impattato in maniera significativa il netto decremento degli acquisti di crediti fiscali derivanti da bonus edilizi dovuto alla già citata modifica normativa; mentre i volumi pro solvendo hanno mostrato una costante flessione rispetto all’anno precedente.

Fonte: elaborazione dati statistiche mensili Assifact

Lo sviluppo delle operazioni riconducibili alla Supply Chain Finance ha mostrato nel 2024 un andamento sostanzialmente in linea con il factoring tradizionale: al termine del 2024 i volumi di reverse factoring e confirming raggiungono complessivamente 28,03 miliardi di euro e risultano in aumento del +0,89% rispetto al 2023. Le dinamiche sono comunque differenti fra le componenti di questa operatività.

Fonte: elaborazione dati statistiche mensili Assifact

Il turnover generato da queste operazioni conferma una penetrazione stabile nel mercato del factoring attorno al 10% circa del turnover complessivo. La maggioranza dei volumi di questa operatività è originata da accordi di reverse factoring, istituiti dalle imprese capo-filiera, con 23,87 miliardi di euro di turnover nell’anno, e al 31 dicembre 2024 risultano essere sostanzialmente sugli stessi livelli rispetto all’anno precedente (+0,03%).

Fonte: elaborazione dati statistiche mensili Assifact

I programmi di confirming, attivati da 826 imprese leader di filiera nel corso del 2024, mostrano una crescita ancora vivace e il numero degli accordi attivati dai buyer cresce a doppia cifra e di oltre il 15% rispetto al totale del 2023. In termini di volumi le emissioni, da parte dei buyer, dei mandati di pagamento al factor raggiungono i 6,89 miliardi di euro, di cui 4,16 miliardi di euro sono stati oggetto di cessione ed anticipazione del credito da parte dei fornitori con un tasso di trasformazione in turnover pari a circa il 60%.

Fonte: elaborazione dati statistiche mensili Assifact

Per ulteriori informazioni e dettagli di mercato si rimanda all’Osservatorio del credito commerciale e factoring, CrediFact. Clicca qui per saperne di più