Fra gli obiettivi del PNRR, è inserito l’azzeramento dei ritardi medi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione. Tale obiettivo, particolarmente sfidante, necessita una riforma strutturale del processo della spesa degli enti pubblici e delle modalità di contabilizzazione, verifica e pagamento delle fatture.
Il Parlamento Europeo, già nel 2019, con la Risoluzione del 17 gennaio ha esortato “gli Stati membri a considerare l’introduzione di […] misure di sostegno, ad esempio […] factoring per le imprese che vantano crediti nei confronti di una pubblica amministrazione” e, nella stessa Risoluzione, ha prospettato “il graduale passaggio dai tipi di pagamento tradizionali a quelli innovativi (ad esempio finanziamento esteso alla filiera, factoring, ecc.)”.
In maniera assai lungimirante, il Parlamento Europeo ha quindi identificato, fra le vie per la soluzione del problema dei ritardi di pagamento, anche il factoring e la finanza di filiera, più conosciuta oggi come “Supply Chain Finance”.
Il PNRR oggi offre un’opportunità irrinunciabile per digitalizzare, semplificare e de-burocratizzare il processo della spesa pubblica e il pagamento dei crediti commerciali, introducendo allo stesso tempo innovazioni organizzative e normative che consentano di semplificare la cessione dei crediti di fornitura verso la PA attraverso un migliore sfruttamento delle soluzioni digitali già esistenti: la PCC già oggi consente di comunicare la cessione dei crediti certificati con modalità semplificate e più moderne, occorre solo estendere la portata a tutte le cessioni e non solo a quelle certificate.
Assifact ritiene che sia possibile valorizzare la connessione fra i diversi sistemi che interessano il ciclo passivo della PA, in particolare il SIOPE+, lo SdI e la PCC, attivando rilevanti sinergie che possono avvicinare la PCC ad una sorta di piattaforma di “Supply Chain Finance” di sistema per la PA, nella quale gestire e rendere trasparenti ai creditori (fornitori e cessionari) le diverse fasi del processo della spesa che precedono il pagamento, e il pagamento stesso.
Tali innovazioni si inserirebbero nel solco tracciato dal Parlamento Europeo per l’evoluzione dei pagamenti degli enti pubblici, risulterebbero pienamente coerenti con lo spirito del PNRR e supporterebbero il raggiungimento dell’obiettivo “ritardo zero” nei pagamenti della PA, sfruttando le opportunità del factoring in una prospettiva nuova a vantaggio di tutti gli attori della filiera pubblica.
Su questo, e su altri punti connessi, l’industria del factoring sta interessando le istituzioni per il tramite dell’Associazione per offrire il proprio contributo allo sviluppo del PNRR.