Le operazioni di filiera sostengono il mercato del factoring
Il turnover cumulativo del mercato del factoring italiano, secondo i dati definitivi al 31 maggio 2024, registra una crescita del +2,46% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, trainato dallo sviluppo del supply chain finance che procede a un ritmo più elevato e pari a circa il +4%
L’Osservatorio credito commerciale e factoring (Credifact), ha pubblicato i dati definitivi del mercato italiano del factoring al 31 maggio 2024. Il mercato, al termine dei primi cinque mesi del 2024, ha registrato un turnover cumulativo di oltre 113 miliardi di euro, in crescita del 2,46% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Lo stock dei crediti in essere ammonta, al 31 maggio 2024, a 56,29 miliardi di euro, e risulta in riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2,02%). Gli anticipi e corrispettivi erogati in essere, pari a 42,93 miliardi di euro, mostrano ancora un proseguimento della flessione, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, ma con una intensità maggiore rispetto ai mesi precedenti.
Le operazioni di Reverse Factoring e Confirming mostrano complessivamente una crescita dei volumi intermediati superiore rispetto al factoring tradizionale diretto, attestandosi al +4,02% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Le operazioni di Reverse factoring rappresentano sempre la maggioranza del mercato del supply chain finance, pari all’86,19%, e il turnover generato da questa operatività risulta essere in crescita del +5,20% rispetto ai volumi delle cessioni rivenienti dai fornitori aderenti ai programmi di Confirming che risultano in calo del 2,81%, nonostante i flussi dei mandati di pagamento emessi dai buyer capo filiera registrano un marcato aumento (+11,80%).
A fine marzo le operazioni in pro soluto si confermano prevalenti nel mercato italiano del factoring, con una quota sostanzialmente stabile e pari al 79%, rispetto ad una quota pro solvendo pari al restante 21%. Nei primi cinque mesi del 2024, il trend del turnover pro soluto continua a registrare un tasso di crescita positivo, pari al +3,42%, e maggiore rispetto al mercato complessivo, mentre il trend dei volumi pro solvendo resta ancora in territorio negativo (-1,04%), seppure con una intensità inferiore rispetto al 2023.
Il Servizio Studi e Statistiche di Assifact ha pubblicato ad inizio del mese di luglio il rapporto annuale “Factoring e settori d’attività economica in Italia nel 2023”, da cui possiamo osservare in generale una distribuzione del turnover e del numero di cedenti attivi per codice Ateco eterogenea per i diversi settori economici e in sostanziale continuità rispetto agli anni precedenti. I settori in cui il turnover risulta maggiormente concentrato sono: le controparti finanziarie e assicurative (sezione K) con il 19,5% del totale (che include, per una parte meno rilevante, ricessioni di crediti commerciali derivanti da finanziarie di grandi gruppi industriali), il commercio all’ingrosso (sezione G.46) con l’11,8% e i fornitori di energia (sezione D) con l’8,5%. Inoltre, seguono le filiere alimentari, della produzione di autoveicoli, e quelle dei trasporti, edilizie, petrolifere e metallurgiche.
Infine, per quanto concerne il riferimento ai cedenti attivi nel 2023, i comparti che registrano il maggior numero di clienti utilizzatori di factoring in Italia sono quelli dell’edilizia e del commercio all’ingrosso (sezione G.46), con circa il 27% complessivo del totale. A seguire si trovano le imprese che fabbricano prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) e quelle del trasporto e magazzinaggio.
Per ulteriori informazioni e dettagli di mercato si rimanda all’Osservatorio del credito commerciale e factoring, CrediFact. Clicca qui per saperne di più