Il mercato del factoring chiude il 2023 con una lieve crescita
Il mercato del factoring italiano, secondo i dati preliminari, al 31 dicembre 2023 registra una crescita di quasi l’1% rispetto allo scorso anno, in linea con le proiezioni più ottimistiche di chiusura formulate nell’ultimo Rapporto ForeFact di Assifact dello scorso novembre.
L’Osservatorio credito commerciale e factoring (Credifact), ha pubblicato i dati preliminari del mercato italiano del factoring al 31 dicembre 2023. Il mercato al termine del 2023 ha registrato un turnover cumulativo di circa 290 miliardi di euro, in crescita dello 0,87% rispetto all’anno precedente.
Nel 2023 le operazioni in pro soluto mostrano un consolidamento e si confermano preponderanti nel mercato del factoring italiano con una quota pari all’80%, rispetto ad una quota pro solvendo pari al restante 20%. Il trend del turnover pro soluto ha evidenziato una crescita nel corso del 2023, soprattutto nella prima metà dell’anno, a discapito dei volumi pro solvendo che hanno mostrato una flessione rispetto all’anno precedente.
Lo stock dei crediti in essere ammonta, al 31 dicembre 2023, a 70,28 miliardi di euro, in aumento dell’1,17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli anticipi e corrispettivi erogati in essere risultano sostanzialmente stabili a quota 58,13 miliardi di euro, con un incremento dello 0,03% rispetto alla fine del 2022.
La quota percentuale di anticipazioni rispetto alle consistenze in essere (outstanding) al 31 dicembre 2023 raggiunge quasi l’83%, confermando un netto incremento delle erogazioni in corrispondenza della fine del trimestre e in particolare dell’ultimo mese dell’anno, dove le aziende necessitano di maggiori iniezioni di liquidità per sostenere le uscite di cassa più ingenti come stipendi e tredicesime.
Il trend del turnover mensile pone in evidenza una ripresa del tasso di crescita nell’ultimo trimestre del 2023, dopo una netta flessione registrata nel mese di settembre ed un andamento in generale molto variabile nel secondo e terzo trimestre.
Lo sviluppo delle operazioni riconducibili alla Supply Chain Finance ha mostrato nel 2023 un andamento sostanzialmente in linea con il factoring tradizionale: al termine 2023 i volumi di reverse factoring e confirming raggiungono 27,8 miliardi di euro e risultano in lieve decremento rispetto al 2022 (-0,7% circa), sotto performando però rispetto al factoring tradizionale.
Il turnover generato da queste operazioni conferma una penetrazione stabile nel mercato del factoring attorno al 10% circa del turnover complessivo. La maggioranza dei volumi di questa operatività è originata da accordi di reverse factoring, istituiti dalle imprese capo-filiera, con 23,9 miliardi di euro di turnover nell’anno, in decremento dell’1,4% circa rispetto al 2022. I programmi di confirming, attivati da oltre 700 imprese leader di filiera nel corso del 2023, mostrano una crescita ancora vivace e il numero degli accordi di filiera attivati dai buyer crescono di oltre il 18% rispetto al totale del 2022. In termini di volumi le emissioni da parte dei buyer di mandati di pagamento al factor superano i 6 miliardi di euro, di cui quasi 4 miliardi sono stati oggetto di cessione ed anticipazione del credito da parte dei fornitori con un tasso di trasformazione in turnover al 62%.
Per ulteriori informazioni e dettagli di mercato si rimanda all’Osservatorio del credito commerciale e factoring, CrediFact. Clicca qui per saperne di più