Milano, 21 marzo 2023 – Le imprese manifestano un alto grado di soddisfazione nell’uso del factoring e chiedono in prospettiva ancora più innovazione tecnologica per poter disporre di piattaforme online di tipo “open” attraverso le quali scegliere soluzioni e servizi che siano potenzialmente negoziabili con una pluralità di intermediari e finanziatori. Le stesse imprese invocano anche una serie di semplificazioni e di interventi per migliorare le relazioni con la pubblica amministrazione e agevolare il ricorso al factoring per i crediti vantati nei suoi confronti.
Queste esigenze emergono da un’indagine su un campione nazionale di imprese condotta da Assifact, l’associazione che riunisce le società di factoring, in collaborazione con KPMG. I risultati sono stati presentati oggi a Milano presso l’Auditorium di BFF Bank.
È frequente (oltre il 47% delle imprese) l’integrazione dei sistemi aziendali con una o più piattaforme offerte dai singoli finanziatori per i crediti commerciali, a fronte di un 19% che dichiara di desiderare l’integrazione, ma di non disporne attualmente. Molto meno frequente (10,4%) è l’integrazione con una piattaforma unica che consenta l’accesso a diversi finanziatori e/o forme di supporto al capitale circolante. Dalla ricerca emerge tuttavia che il 45% delle imprese, pur non avendo ancora simili integrazioni, si dichiara interessato. Anche con riferimento alla gestione del ciclo passivo (debiti commerciali), l’interesse è maggiore per soluzioni che consentano l’accesso a piattaforme multifunzionali piuttosto che riconducibili a un unico finanziatore o a un’unica soluzione (34,9% contro 25,5%).
Leggi il comunicato stampa integrale