Imprese e famiglie spingono factoring, leasing e credito al consumo nel 2021
Il credito specializzato (factoring, leasing e credito al consumo) ha confermato nel 2021 il suo ruolo di particolare importanza nell’economia reale del nostro Paese, risultando in crescita dell’11,9% rispetto all’anno precedente. Il mercato del factoring, secondo le prime stime preliminari, chiude il primo semestre in aumento del +16,62%
Nel mese di luglio è stata pubblicata la XV edizione delle statistiche congiunte di Assifact, Assilea e Assofin, l’analisi annuale dei dati aggregati relativi al credito specializzato (credito alle famiglie, factoring e leasing) relativamente all’anno 2021. Nel 2021, nel contesto di ripresa che ha caratterizzato il paese, con il PIL annuale che ha segnato un +6,6%, l’attività degli Associati delle tre Associazioni di categoria (Assifact, Assilea e Assofin), pari a 365,4 miliardi di euro in termini di volume, ha segnato un aumento dell’11,9% rispetto al 2020, incrementando la sua quota sul PIL (20,6%, era 19,8% nel 2020).
La crescita è più marcata per il leasing (+25,6%), ma anche il credito alle famiglie (+13,4%) e il factoring (+10,0%) evidenziano incrementi a doppia cifra.
Analizzando nel dettaglio la ripartizione dell’outstanding e dei flussi di nuova produzione nell’anno 2021, per l’intero comparto del credito specializzato, si conferma la rilevanza degli operatori specializzati, che coprono circa il 67,8% in termini di volumi. Nella ripartizione per tipologia di operatore risultano avere un ruolo determinante nel settore gli intermediari finanziari ex art.106 e le banche generaliste, che detengono rispettivamente il 47,4% e il 32,2% della nuova produzione dell’intero anno 2021.
Il credito specializzato nei primi tre mesi del 2022 ha già superato i livelli pre-pandemia, nonostante le incertezze generate dal contesto geopolitico e le tensioni macro-economiche. Il raffronto della nuova produzione con lo stesso periodo del 2019 evidenzia, infatti, una variazione positiva del +7,7%. I diversi comparti, tuttavia, mostrano trend differenti: a fronte di una decisa crescita del valore dello stipulato nel mercato del leasing, si registra una crescita più contenuta del turnover per il factoring e delle erogazioni di credito alle famiglie.
Il mercato del factoring, secondo i dati preliminari pubblicati da Credifact, chiude il primo semestre del 2022 con circa 140 miliardi di euro di crediti acquistati dal 1° gennaio dell’anno in corso, in aumento di quasi 20 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrando un tasso di crescita del +16,62%.
La progressiva crescita non è circoscritta solo ai volumi intermediati ma si estende anche allo stock delle anticipazioni e corrispettivi erogati alle imprese cedenti, in continua crescita dalla fine del 2021, che raggiungono alla fine di giugno un tasso di crescita di oltre il 15%.
La richiesta di nuova liquidità da parte delle imprese, che hanno accumulato abbondanti risorse attraverso i meccanismi di sostegno governativi, è evidenziata anche da un netto innalzamento della quota percentuale di anticipazioni rispetto alle consistenze in essere (outstanding) al 30 giugno, che sfiora il 77%.
Analizzando l’andamento del turnover mensile si evidenzia una robusta accelerazione nel mese di maggio, proseguita sostanzialmente sugli stessi livelli anche nel mese di giugno, attestandosi sopra il 22%.
Nonostante questo periodo storico di grande incertezza, il factoring, attraverso la sua estrema flessibilità, continua a dimostrarsi un partner strategico a supporto del capitale circolante delle imprese.
Per ulteriori approfondimenti sul Comunicato stampa congiunto di Assifact-Assilea-Assofin delle statistiche del credito specializzato – Anno 2021 – XV° edizione. Clicca qui per saperne di più
Per ulteriori informazioni e dettagli di mercato si rimanda all’Osservatorio del credito commerciale e factoring, CrediFact. Clicca qui per saperne di più