È stato pubblicato sul sito dell’Associazione il rapporto dell’ Indagine su qualità, trasparenza e correttezza dei comportamenti dei debitori nelle transazioni commerciali – secondo semestre 2021.
Fra i principali risultati dell’indagine:
- I tempi medi di pagamento complessivi stimati attraverso i dati del mercato del factoring risultano sostanzialmente stabili fra giugno e dicembre. Secondo il rapporto “Tempi medi di pagamento dei crediti commerciali” pubblicato da Assifact si rileva una variazione positiva nel DSO relativo alla pubblica amministrazione che si riduce di 5 giorni fra giugno e dicembre.
- Dal punto di vista qualitativo, il secondo semestre del 2021 registra un aumento generalizzato degli indicatori nella maggioranza dei profili indagati.
- Il giudizio medio complessivo (su una scala da 1 a 100) si posiziona a 45,75 evidenziando una lieve variazione positiva rispetto alla rilevazione dello scorso giugno (44 punti).
- Il miglioramento risulta sostanzialmente attribuibile ad un giudizio più soddisfacente rispetto ai comportamenti dei debitori pubblici (in linea rispetto al miglioramento registrato nei tempi medi di pagamento).
- Nelle transazioni B2B la maggior parte delle valutazioni migliora o resta stabile. Migliora la tempestività nei pagamenti ma, in controtendenza, i debitori appaiono meno inclini a riconoscere le cessioni di credito e meno aperti nella relazione con il creditore.
- Nel caso delle transazioni B2PA, le valutazioni delle società intervistate mostrano un andamento in generale positivo, che si traduce in un miglioramento del giudizio complessivo (46 punti contro 43 a giugno).
- In generale si evidenziano i maggiori miglioramenti nei rapporti fra il debitore pubblico e i suoi creditori nella più precisa indicazione delle fatture oggetto di pagamento (+18 punti) e nella puntualità del pagamento entro i termini previsti in fattura (+12 punti).
- Si registra una maggiore consapevolezza nei debitori delle conseguenze della nuova definizione di default EBA, da cui consegue la modifica nei comportamenti da parte di imprese e Pubblica Amministrazione. Per le imprese il giudizio medio passa da 29,82 (giugno) a 43,14 (dicembre). La Pubblica Amministrazione sembra mediamente meno consapevole, rispetto alle controparti private, delle conseguenze dei ritardi di pagamento nella prospettiva della nuova definizione di default EBA, anche se sono presenti segnali positivi nella propensione a modificare i propri comportamenti (+7 punti).