Le misure di Governo e vigilanza a contrasto dell’impatto della pandemia COVID-19

Con la diffusione della pandemia da COVID-19, i Governi europei (e quello italiano in prima battuta) hanno adottato numerose misure volte al contenimento del contagio, principalmente basate sulla restrizione alla mobilità dei cittadini, che hanno richiesto, fra le altre cose, il rallentamento o la sospensione dell’attività d’impresa in molti settori.
Ciò sta inevitabilmente portando conseguenze assai gravi sull’economia globale, che si trova ad affrontare una caduta del prodotto senza precedenti per rapidità ed intensità, la cui effettiva portata è ancora oggi difficile da stimare.

A sostegno delle imprese in tale situazione di straordinaria gravità e urgenza, i Governi e le istituzioni europee stanno adottando misure importanti che sovente coinvolgono il sistema creditizio come protagonista principale.

Nel caso specifico dell’Italia, il Governo è intervenuto in primo luogo con il cd. Decreto “Cura-Italia” (DL n. 18 del 17 marzo 2020), che ha introdotto, nel rispetto di taluni requisiti, una moratoria straordinaria sulle obbligazioni creditizie delle PMI, con il quale è stata sospesa, sino al 30 settembre, la revocabilità e la scadenza dei prestiti concessi a tale categoria di imprese. In secondo luogo, con il cd. Decreto “Liquidità” sono stati introdotti nuovi schemi di garanzia pubblica sui nuovi finanziamenti alle imprese e rafforzati gli schemi già esistenti, con garanzie che arriva-no sino al 100% a determinate condizioni, con il coinvolgimento del FCG per le PMI (il cui ambito è stato ampliato innalzandone il limite alle imprese con addetti sino a 499) e della Sace per le imprese di maggiori dimensioni.

A tali misure si accompagnano numerosi interventi delle Autorità e degli Organismi di vigilanza a livello europeo, articolati su più fronti.

Il BCBS, l’EBA e il SSM hanno adottato misure volte a sfruttare a pieno gli elementi di flessibilità già presenti nella regolamentazione prudenziale, sia in termini di utilizzo delle riserve di capitale e liquidità che di maggiore flessibilità nell’ambito dello SREP sui crediti deteriorati.

Dal punto di vista della classificazione dei crediti, è stato precisato che le moratorie (pubbliche o private) non comportano l’automatica riclassificazione dei crediti tra quelli deteriorati o oggetto di misure di forbearance. L’EBA ha altresì emanato i propri Orientamenti in materia di moratoria con i quali ha fornito indicazioni sulle modalità di trattamento, ai fini della classificazione, di tali misure.

In materia di calcolo degli accantonamenti ai sensi del principio contabile IFRS 9, è stato precisato che l’applicazione delle misure di moratoria non determina automaticamente un “incremento significativo del rischio di credito” e pertanto non vi è un passaggio automatico dallo Stage 1 allo Stage 2. Sono state anche fornite ulteriori indicazioni finalizzate a contenere l’effetto prociclico degli accantonamenti basati sulle perdite attese.

Le Autorità sono inoltre intervenute per fornire ai soggetti vigilati un sollievo di tipo operativo, attraverso la proroga delle scadenze relative a numerosi adempimenti di vigilanza.

Banca d’Italia, nello specifico, è stata altresì coinvolta nella Task Force costituita dal MEF a cui partecipano inoltre ABI, MCC, e a seguito del DL Liquidità Sace e il MISE, con lo scopo di assicurare l’efficiente e rapido utilizzo delle misure di supporto alla liquidità adottate dal Governo con i suddetti provvedimenti. Banca d’Italia ha inoltre trasmesso agli intermediari numerose raccomandazioni, fra cui anche quella di estendere su base volontaria le iniziative di supporto anche a favore di categorie di soggetti che potrebbero versare in situazioni di difficoltà e/o in relazione a tipologie di rapporti contrattuali al momento non comprese nei predetti provvedimenti.

L’attività di Governi e Autorità di vigilanza prosegue intensa e senza soluzione di continuità al fine di sostenere la liquidità del sistema nelle condizioni estreme in cui versa l’economia in questi mesi: in tale contesto, appare peraltro necessario un ulteriore sforzo delle Autorità europee volto a posticipa-re la data di applicazione delle nuove regole in materia di definizione di default e soglia di materialità per gli scaduti oltre 90 giorni, il cui impatto, già rilevante in condizioni “normali”, potrebbe essere esacerbato dalla situazione attuale in maniera tale da vanificare gli sforzi fatti finora.

 

Link www.bancaditalia.it > Focus sull’emergenza da Covid-19 > Covid-19
www.eba.europa.eu > Our response to Coronavirus (Covid-19)
www.banikingsupervision.europa.eu > Media & Pubblications > Press releases > ECB Banking Supervision provides further flexibility to banks in reaction to coronavirus